
Dopo la brutta giornata di ieri, oggi qui abbiamo un clima veramente delizioso. Se non fosse per un po’ di vento (strano eh!😉), si starebbe tranquillamente senza cappotto.
Perciò ho pensato che poteva starci una piccola capatina in quel di Laigueglia.
Laigueglia è una meravigliosa cittadina che si trova tra Andora ed Alassio. Pur essendo il più piccolo ente della provincia di Savona, merita assolutamente una visita: per chi non ci fosse mai stato, consiglio di farlo con tutto il cuore, poiché penso che sia uno di quei luoghi che ti incantano al primo sguardo e che non dimenticherai più.

Borgo di origini marinare, divenuto anch’esso uno dei “borghi più belli d’Italia”, Laigueglia trova le sue radici in epoca romana, ma è nel XII Sec. che possiamo ritrovare delle tracce scritte. È in quel momento che divenne parte della Repubblica di Genova, alla quale venne fatto giuramento di fedeltà.


Per il mio look di oggi. Un paio di pantaleggings neri con ghetta di Elena B (su Annacristy.com), in tessuto ottoman, molto comodi e fascianti. Il leggings è uno dei capi tornato di moda per questa stagione. Non essendo un vero pantalone, bisogna avere l'accortezza di indossarlo con dei piccoli accorgimenti. Sempre con una maglia un po' lunga, che riesca a coprire i due lati, A e B 😉. Trovo molto bello l'abbinamento con un maglioncione over di lana, che dona al look un che di sbarazzino se portato con uno stivaletto basso o una sneaker e assume invece un tocco più femminile con un tacco, magari per la sera. Io oggi mi sono portata la scarpa "da foto", uno stivaletto nero in camoscio,con tacco alto, di Frau, dono di una mia cara amica. Ho messo la ghetta del leggings al di sotto della scarpa, così che si possa vedere bene. Essendo abbastanza alte come scarpe, per camminare ho preferito avere ai piedi un biker basso e comodo 😊. Dato che la temperatura comunque si è molto abbassata nei giorni scorsi, oggi mi sono vestita a strati. Sopra al leggings, un maglioncino grigio, colore che adoro, e sopra il capo protagonista di oggi. Una giacca con maniche a kimono, chiusura ad un bottone a pressione, a stampa geometrica nera e bianca. Mi è subito piaciuta appena indossata, la trovo raffinata e versatile allo stesso tempo. Un capo che può avere molteplici abbinamenti: come cardigan sotto un cappotto ora che fà freddo, come vera giacca quando le temperature saranno più miti, su un tubino nero o su un paio di jeans, farà sempre la differenza. La marca è Kartika e l'ho presa da Vanshoes, qui a Laigueglia, dove la proprietaria, Eliana, vi accoglierà e vi consiglierà con grande professionalità e delicatezza. Con possibilità di creare un total look, dal capospalla alla scarpa per finire con borsa e monili, pezzi unici che non passeranno inosservati. In testa uno dei miei cappelli, questo, con la visiera ed il fiocco, acquistato tempo fà da Oviesse.
Non è difficile capire che furono i pescatori i maggiori abitanti di Laigueglia, le cui barche possiamo ancora vedere qui sulla spiaggia. Tra i secoli XII e XIII si ebbe poi una grande immigrazione da parte di famiglie catalane, che si stabilirono per collaborare alla pesca di corallo nelle vicine acque di Capo Mele.

Come tutte le località di mare, anche qui si dovette assistere ad un grave attacco da parte dei pirati saraceni. Fu nel 1546 che l’ammiraglio turco Dragut sbarcò a terra, razziò e fece numerosi ostaggi tra la popolazione, fermato solo dal capitano Giulio Berno di Alassio. Questo ed altri rovinosi assalti alle cittadine marinare liguri, portarono alla creazione di torri e bastioni, che potessero essere d’aiuto all’avvistamento ed alla successiva difesa dai pirati.

Il Torrione cinquecentesco denominato “il Baluardo” o “Bastione del Levante” è uno dei tre rimasti a Laigueglia, ed è oggi monumento nazionale.
Da non perdere, verso metà/fine luglio di ogni anno, la rappresentazione storica dello “Sbarco dei saraceni”, che mette in scena in un’atmosfera magica e coinvolgente, con tanto di musica e spettacolo pirotecnico, il tragico attacco del pirata turco.

Da ricordare anche il violento bombardamento del 1812, da parte della flotta inglese conte l’esercito francese. I valorosi laigegliesi respinsero e il sacrificio del comandante Beniamino Guarnier, servirono per respingere lo sbarco.

Come si può notare il mare oggi è leggermente increspato, una delle sue tante versioni che da sempre attira lo sguardo e lo fà perdere oltre il suo orizzonte.

La rosa dei venti, in una delle stupende piazzette che si incontrano girando in Laigueglia, dove troviamo ristorantini e locali dove poter assaporare piatti di pesce e tipici della cucina ligure. D’estate poi, i turisti e gli abitanti delle città limitrofe, sono attirati anche dagli eventi musicali, a carattere internazionale, come ad esempio il “Percfest”, festival del Jazz, creato da Enrico Rava nel 1996 in memoria del fratello.
Oggi solo una piccola parte di questa cittadina, che tanto mi stà a cuore, e che mi infonde gioia e serenità ogni qual volta la vengo a trovare.
A voi, che cosa vi rende sereni? 😊

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