
La bellezza salverà il mondo.
(Fëdor Dostoevskij)
Bentornati cari lettori, come state?
Prima di tutto, mi piacerebbe sapere se sto scrivendo per qualcuno che leggerà, oppure le mie parole galleggeranno all’infinito nell’etere, insieme con altre miliardi di parole. Tuttavia, mi impegnerò per portare al termine questo articolo.
E vi assicuro che non è una minaccia.
Il 12 dicembre 2021 (12/12/2021 che strana data!), mi trovavo in un meraviglioso borgo: il Principato di Seborga, per la precisione.
Con il gruppo delle Fate dell’Assenzio di Cinzia Balbi, ho partecipato infatti ad un eccezionale shooting fotografico, in bianco vestita e nientemeno che alla presenza di S.A.S. Nina Principessa di Seborga.

S.A.S. la Principessa di Seborga, al secolo Nina Menegatto, è una donna colta e divertente, oltre che essere di una bellezza straordinaria.
Da più di di 15 anni coinvolta attivamente nel promuovere il Principato di Seborga anche all’estero, in ambito turistico, storico e commerciale, è stata eletta dai Seborghini Principessa il 10 novembre 2019, la prima donna a ricoprire tale carica.
L’investitura ufficiale a Principessa di Seborga è avvenuta poi il 20 agosto 2020.
Ora vi racconto qualcosina di Seborga. Per iniziare vi dico che è un comune della provincia di Imperia e si trova nell’entroterra tra Ospedaletti e Bordighera. Percorrendo l’Autostrada A10 direzione Ventimiglia, si esce a Bordighera e si prosegue per 9 km lungo la Strada Provinciale 57.
Stupenda in abito rosso (collezione privata Cinzia Balbi) la S.A.S. Nina Principessa di Seborga.
Il Principato è uno scrigno colmo di innumerevoli stemmi ed insegne che subito ci riportano a storie ed origini molto antiche.
Sembra infatti che la nascita di Seborga risalga addirittura al 260 A.C. quando veniva chiamata “Castrum Sepulcri”. Nei secoli a venire si susseguirono innumerevoli diatribe, dall’annessione della Liguria e quindi del Principato di Seborga, al Regno di Francia nell’VIII Sec., alla proclamazione di indipendenza della Contea di Ventimiglia da parte di Bonifacio II nell’890.
Fu nel 954 che il Conte Guidone di Ventimiglia fece dono del territorio di Seborga ai monaci benedettini dell’Abbazia di Sant’Onorato di Lerino, isole ubicate di fronte a Cannes.


I colori simbolo del Principato sono, come facilmente intuibile osservando le foto particolareggiate di Renee, il bianco e l’azzurro, colori che ritroviamo sia nello stemma che nella bandiera. La bandiera presenta una parte a sfondo bianco con lo stemma del Principato, mentre nella parte più estesa si hanno righe orizzontali alternate bianche ed azzurre.
Lo stemma femminile invece, che secondo la tradizione araldica è a forma di losanga, presenta la rosa, simbolo di bellezza, onore e merito riconosciuto. Qui ne abbiamo tre: numero da sempre associato alla perfezione.



Da sempre Seborga ha destato un grande interesse e curiosità da parte dei visitatori. Anche per la questione dei “luigini”, moneta “seborghina” introdotta per la prima volta nel 1666. Coniati nella zecca del Palazzo dei Monaci di Seborga, i cosiddetti “luigini”, si ispirarono alla moneta corrente francese dell’epoca il “louis”. Il loro utilizzo avrebbe dovuto produrre un reddito alternativo a quello delle rendite agricole che ai tempi erano purtroppo esigue.
Ad oggi, i “luigini” rimasti si contano sulle dita e sono considerati “rarissimi”, al punto di affascinare i più grandi appassionati di numismatica. Gli stessi sono custoditi in musei e luoghi altamente controllati, sia in Italia – come ad esempio l’Archivio di Stato di Torino – che in Europa, taluni invece fanno parte di collezioni private.




Così piccolo ma così pieno zeppo di mistero, il Principato è anche noto per essere una “città templare”.
Eh già, lo si capisce immediatamente camminando attraverso i suoi “carruggi” e osservando i ciottolati delle sue piazze.
La storia racconta che nel 1119, venne fondato l’Ordine dei Cavalieri del Tempio, ordine monastico-militare capitanato da Ugo di Payns. Lo stesso era feudatario e parente del monaco Bernardo di Chiaravalle, che si dice fosse legato ai templari e interessato alle vicende politiche del tempo.
A lui è dedicata l’omonima chiesetta situata all’ingresso di Seborga, risalente al XIV secolo.

Seborga inoltre ha un suo motto che in latino riporta “Sum umbra sedi”, tradotto “Mi sono seduto all’ombra”. Frase che compare già nel 1261 e che pare sia stata pronunciata dal Principe-Abate Aicardo, quando, durante una sua visita a Seborga, cercò riparo dal sole, sistemandosi all’ombra degli ulivi e castagni che facilmente si trovano nelle zone circostanti.


Per questo shooting davvero unico, ho scelto un abito da sposa dal fascino fiabesco (come d'altronde tutti gli abiti di Cinzia), con gonna a ruota e strascico, impreziosito da un bellissimo ricamo. Sopra ho indossato una pelliccia molto scenografica, gentilmente prestata da un'amica che si è offerta di darmela per l'occasione, non appena vista la foto dell'abito da me scelto. Per dare un tocco di colore e quale completamento dell'outfit, ho utilizzato un cappello rosso, che a dire il vero ho usato per lo più appoggiato al vestito. Sempre un'emozione grande poter sfilare con questi meravigliosi abiti. Ps: e sotto naturalmente, anfibi o scarpe comode!



Cinzia Balbi, la creatrice degli abiti, nonché organizzatrice degli eventi, insieme con il marito fotografo Renee Roy, porta in giro noi Fate per i più bei borghi della Liguria: Seborga è di sicuro uno dei più caratteristici!

Seborga vista dai bambini.
(Cartina topografica a cura dell’Associazione genitori di Seborga)
Il tempo, straordinariamente caldo, ci ha accompagnato per tutta la giornata, trascorsa in serenità nel pittoresco Borgo, dove i residenti ci hanno ospitato con gioia. La realizzazione di numerosi e indimenticabili scatti sono opera di talentuosi fotografi che ci seguono sempre con passione e taaaaanta pazienza!
Qui nel Principato di Seborga si può davvero respirare un’atmosfera magica e rilassante, intrisa di storia e pagine scritte. E’ stato bello poterla assaporare in compagnia di S.A.S. Nina Principessa di Seborga, che ci ha regalato un piacevole momento di svago, sempre con quell’eleganza e compostezza tipiche dell’animo nobiliare.


Alcuni dei fantastici scatti di Foto Benzo – Fabio Farla.


Alcuni dei meravigliosi scatti di Paolo e Marco Carrera
Vi lascio qui la mappa così che possiate organizzare al più presto una bella gita a Seborga!


Spero con il cuore che mio articolo vi sia piaciuto e vi abbia tenuto un po’ di compagnia, ricordandovi sempre che il mio blog nasce con l’intento di parlare della Liguria, per farvi scoprire magari nuovi angoli da visitare, sempre con quel tocco di leggerezza che fa bene all’animo.
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