Nel momento in cui vi scrivo l’articolo, la mia Regione ha nuovamente subito importanti danni causati dall’ennesima perturbazione che si è riversata in modo violento su gran parte della Liguria e del Piemonte. Proprio il Comune di Cisano sul Neva, è uno di quei Comuni che negli ultimi anni è sfortunatamente rientrato nell’elenco di quelli alluvionati nella nostra zona.
Non sono una giornalista, quindi il mio intento non vuole essere quello di farvi la cronaca dei fatti accaduti, ma comunque non posso astenermi dal menzionare, almeno in parte, ciò che succede nel territorio in cui abito.
“T’ascolterei come si ascolta un temporale dopo mesi di aridità, facendo attenzione a non perdere neanche una goccia di pioggia”
(Fabrizio Caramagna)
Ormai i violenti fenomeni temporaleschi che si verificano soprattutto in questo periodo, sono sempre più costanti, perchè la quantità di acqua che scende è troppa per essere accolta dal terreno reso secco dai lunghi periodi di siccità. Solo nel novembre 2016, il Comune di Cisano, riportò ingenti danni dovuti ad una potente alluvione che fece esondare il Torrente Neva.
Cisano sul Neva, è un Comune di circa 2.100 abitanti, situato al fondovalle del Torrente Neva (da cui il nome) in un territorio in prevalenza collinare.
Comprende le 4 Frazioni principali di Conscente, Cenesi, Martinetto e Pianboschi e dista 10 minuti circa di macchina da dove abito io, e ho la fortuna di avere amici che vi abitano e che ieri mi sono stati di supporto alla realizzazione di splendide foto.
La sua origine si trova presumibilmente nel periodo altomedievale, in particolar modo pare che il suo nome derivi da un’etimologia di origine bizantino-longobarda del VII Sec. Ma ben più antica è la sua storia: infatti nel 1274 il borgo di Cisano fu acquistato dal Comune di Albenga, che lo trasformò in borgo fortificato, a pianta quadrata e con torri ai lati, per potersi difendere dalla Famiglia Clavesana che ai tempi estendeva sempre più il suo dominio feudale. Tale modello di pianta urbanistico-militare si può ritrovare anche nei Comuni di Ortovero e Villanova d’Albenga, di cui ho scritto già nel mio precedente articolo
https://aspassoconunabionda.com/2017/12/18/black-and-white-a-villanova-%f0%9f%98%8a%f0%9f%98%89/
Il Torrente Neva, che proprio qui a Cisano incontra il rio Pennavaira, nasce dalla Prealpi Liguri e, insieme con l’Arroscia, è uno dei due corsi d’acqua che dà origine al Fiume Centa, qui ad Albenga.
Qui eravamo proprio vicino ad una abitazione vicino al Torrente e come potete vedere l’asfalto è ancora bagnato dalla pioggia che inesorabilmente ha tracciato il suo passaggio ancora alle prime luci del giorno.
Proseguendo poi per i vicoli del meraviglioso Borgo, si possono osservare altre deliziose casette, tutte dotate di scale di accesso, che ritroviamo in pressochè tutti i bellissimi borghi liguri. Anche qui gli abitanti tengono molto al decoro generale del luogo di residenza, e sono in molti ad adornare le loro residenze con luoghi e piante aromatiche, tipiche del territorio.
Cisano è uno dei tanti luoghi a me vicini che mi ha sempre incuriosito e che consiglio di visitare ai miei amici che vengono da fuori.

SE SIETE CURIOSE DI VEDERE
L'OUTFIT DI IERI POMERIGGIO,
SCORRETE VERSO DESTRA:
Giacchino nero in similpelle di Annacristy Milano, un capo che ho da diverso tempo ma che mi accompagna volentieri nei periodi di transizione da una stagione all'altra, perchè comodo, leggermente imbottito e con un'anima rock che mi piace sempre. Jeans modello boyfriend con applicazioni di pietre e rotture sul davanti, belli portati con le sneakers, ma anche abbinati ad una decolletè. Di Motivi, li avevo presi al negozio presso l'Ipercoop di Albenga, purtroppo o per fortuna, ora è chiuso, e se voglio acquistare Motivi devo farlo su internet o andare fino ad Imperia.
Ai piedi un paio di sneakers color viola melanzana metallizzato, prese in saldo ad Andora. Sono di NEW BALANCE, brand che mi è stato consigliato per avere una pianta ampia e una buona comodità ed in effetti non posso far altro che confermare. Avendo il piede abbastanza problematico (vedi principio di alluce valgo, dita a martello...etc etc), con queste cammino tranquillamente per diverse ore e arrivata a casa non sento la necessità di levarle. Inoltre i modelli sono tutti molto accattivanti. La borsa che vedete appoggiata sul muretto è di Bagghy, brand che non conoscevo e che ho trovato, in saldo naturalmente, ai Magazzini delle Firme Outlet, negozio che si trova, guarda caso, proprio a Cisano sul Neva. In ecopelle molto fatta nera, ha una bellissima catena di colore bianca e arancio, che è attaccata da un moschettone, quindi si può levare all'occorrenza. E' un modello shopper molto lineare e parecchio capiente e si può chiudere con una cerniera. Mi piace moltissimo e la uso praticamente ogni giorno.
La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena in Piazza IV Novembre, è di origine medievale e l’attuale struttura sembra risalire ad un rifacimento del XVII Sec, così come il campanile in stile barocco. La Torre Civica che si trova di fronte e che scandisce melodicamente tutte le ore, era in precedenza un vecchio campanile in stile romanico-gotico che faceva parte delle mure medievali.




Il vecchio pozzo del 1938 venne nuovamente alla luce durante i lavori di rifacimento del 2016, nel vicolo che non a caso veniva chiamato “Carruggiu du pussu” -non si fa a fatica a capire il significato –
Il pozzo ha subito varie trasformazioni nel corso del tempo e nel 1938 fu parzialmente demolito per facilitare il transito dei carri nella strada.
Fu costruito nel 1517, quando l’allora consigliere di Cisano Petrus Nicolarius, lo fece realizzare per raggiungere un livello di approvvigionamento idrico migliore.



Mentre scrivo e penso a questo ultimo funesto evento meteorologico, rifletto su quante straordinarie opere civiche ed architettoniche siano di origini antichissime nel nostro bellissimo Paese, e che possiamo ancora adesso trovare quasi intatte. E mi viene da chiedermi come invece tante altre realizzate in epoca moderna, siano soggette a danni strutturali irreparabili. Il nostro è veramente un vecchio Paese, e forse bisognerebbe cercare di preservarlo il più possibile, così come facciamo con i nostri cari.

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Grazie, buona lettura e alla prossima!
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